Che senso ha ricordare una Milano che non c’è più, ormai sbiadita anche nei ricordi dei nostri nonni? E’ una domanda che da milanese mi faccio spesso e che talvolta mi lascia un po’ interdetto. Una bella risposta l’ho però trovata proprio vicino a casa, al Museo Collezione Branca in Via Resegone, istituito nello stabilimento del Fernet ancora oggi attivo. Ed è una risposta contenuta nel motto stesso dell’azienda: Novare serbando.
La visita al Museo è infatti estremamente piacevole e non si limita ad una sterile “operazione nostalgia”. La storia delle Distillerie Branca, una storia di eccellenza italiana, di genialità della comunicazione, di continuità di valori e di persone, è una storia che prosegue tutt’oggi, tant’è che lo stabilimento è ancora attivo e il suo prodotto principale, il Fernet, non è più l’amaro da bere dopo un pasto troppo abbondante ma è utilizzato in fantasiosi cocktail e aperitivi nei bar di tendenza in tutto il mondo.
La nostra guida, il direttore e curatore della Collezione Marco Ponzano, ha reso veramente vivo il racconto intrecciando il passato con il presente, ripercorrendo anni di storia industriale, di evoluzione del costume e di comunicazione pubblicitaria e arricchendo il racconto con numerosi aneddoti personali. La sua famiglia è infatti da quattro generazioni al servizio dei Branca che sono alla guida delle Distillerie da ben sei generazioni. E’ una storia quindi fatta di continuità e di innovazione, di rapporti di fiducia e di amicizia che vanno avanti da più di un secolo, ed è solo grazie alla pignoleria e alla tenacia di queste famiglie se questo gioiello dell’italianità vive ancora nella nostra Milano.
Per visitarlo, potete trovare tutte le informazioni qui: www.museobranca.it
Ringrazio la mia carissima studentessa di fotografia Cristina Campanini e suo marito Massimo Fontana che hanno fatto conoscere il Museo a me e agli altri studenti e d’ora in avanti… Fernet e Coca Cola tutta la vita!